Federalismo, tavola rotonda moderata da Andrea Pancani: per Stati Uniti d’Italia interviene l’avvocato Emanuela Fancelli
Una tavola rotonda di grande spessore, ricca di contenuti, riflessioni e approfondimenti si è tenuta nei giorni scorsi sul tema del federalismo, organizzata dall’avvocato Roberto Sorcinelli, con la partecipazione di illustri relatori e il coordinamento del giornalista e vicedirettore del TG La7, Andrea Pancani.

Degno di nota l’intervento dell’avv. Emanuela Fancelli, vicepresidente dell’associazione Stati Uniti d’Italia, presieduta dall’onorevole Manuel Vescovi, che ha delineato i punti fondamentali di una visione federalista in grado di coniugare efficienza amministrativa, sostenibilità fiscale e prossimità alle esigenze reali dei cittadini.
Nel corso del dibattito, l’avvocato Fancelli ha ben illustrato il progetto dell’associazione culturale Stati Uniti d’Italia, tracciando un quadro chiaro e ambizioso del percorso riformatore promosso dall’Associazione culturale Stati Uniti d’Italia.
“Il federalismo è un modo per dire basta agli sprechi – ha affermato Fancelli – Riduce la spesa pubblica improduttiva grazie a un sistema che responsabilizza direttamente gli amministratori di fronte all’elettorato e favorisce la vicinanza ai bisogni concreti delle comunità”.
Un principio che trova espressione concreta nella proposta di legge elaborata dall’associazione Stati Uniti d’Italia, che prevede l’attribuzione diretta alle Regioni delle risorse fiscali prodotte sui propri territori, senza che queste debbano prima transitare dallo Stato centrale per poi essere ridistribuite.
“Ritengo si possa applicare il modello Bolzano in tutta Italia, in modo ordinato e sostenibile, come più volte ben rappresentato e ben motivato dall’on. Vescovi.”

Un modello che, secondo Fancelli, non solo non alimenterebbe squilibri territoriali, ma al contrario contribuirebbe a superarli:
“Lo squilibrio oggi è favorito da un assetto centralista che genera sovrapposizioni di competenze, conflitti interistituzionali e una distribuzione delle responsabilità poco definita, che rende difficile attribuire con chiarezza le responsabilità decisionali ed esecutive.”
Particolarmente rilevante anche il riferimento alla sostenibilità fiscale: la proposta prevede un tetto massimo di tassazione complessiva pari al 30%, un limite ritenuto realistico e sostenibile, anche secondo quanto evidenziato dalla CGIA di Mestre in una relazione dedicata.
Infine, l’avvocato Fancelli ha voluto ricordare come l’idea federalista non rappresenti un’innovazione artificiale, ma affondi le radici nella storia italiana:
“Il federalismo per l’Italia non sarebbe una novità, ma risponderebbe ad un’antica vocazione, quella della natura policentrica del nostro Paese: l’Italia dei Comuni. Non dobbiamo diffidare del federalismo – ha concluso – perché al contrario le grandi distinzioni tra le Regioni sono il frutto di un regionalismo forse mal pensato, sicuramente mal interpretato.”
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto su un tema troppo spesso semplificato o strumentalizzato, riportandolo al centro del dibattito come chiave possibile per un nuovo equilibrio tra Stato, territori e cittadini.
