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COVID-19: IL VACCINO DELLA SPERANZA

Da pochi giorni, è iniziata, in tutta Europa, la campagna vaccinale antiCovid che dovrebbe, nel giro di alcuni mesi, interessare diversi milioni di persone. Una splendida notizia che fa intravedere, fortunatamente, un pò di luce in fondo al tunnel. A tempo di record, è stato, dunque, trovato l’antidoto al devastante virus e ciò consentirà, prima agli operatori sanitari ed agli anziani, o alle persone con particolari e gravi patologie di diventare inattaccabili dal Covid.

Sarà, dunque, importante rispettare appieno il cronoprogramma delle vaccinazioni ed anche che altre Case farmaceutiche affianchino velocemente la Pfizer nella produzione di un numero adeguato di dosi vaccinali. Infatti, ne occorreranno davvero tante, considerando pure il fatto che è previsto un naturale richiamo dopo circa tre settimane. Attenzione, però, il fatto che ci sia un vaccino non deve minimamente farci abbassare la guardia; dobbiamo continuare a prediligere, pertanto, quell’atteggiamento di buonsenso che, finora, ha preservato la salute di tantissimi individui. Quindi, le usuali regole di sicurezza interpersonale dovranno essere mantenute ancora a lungo e sarebbe davvero fortemente deleterio se ci scordassimo di osservarle. Dobbiamo essere, poi, grati ai ricercatori di tutto il mondo che si sono impegnati notte e giorno, affinchè l’antidoto potesse essere pronto molto rapidamente, ben prima di quanto, inizialmente, si fosse ipotizzato. Ci auguriamo, parlando del nostro Paese, che la complessa macchina organizzativa sia efficiente e che non ci siano particolari intoppi, come, purtroppo, è avvenuto, generalmente, per il vaccino antinfluenzale che non è stato così agevole da reperire in tutta Italia. Saranno necessarie, ad esempio, un numero enorme di siringhe, ovviamente una dotazione speciale riservata a questa tipologia di vaccinazioni, che non dovrà andare assolutamente ad assottigliare le usuali scorte ospedaliere. Serviranno, in tempi rapidi, anche medici e principalmente infermieri in numero sufficiente da poter fare, quotidianamente, il più alto numero di vaccini possibile; anche in questo caso, la maggiorparte degli operatori sanitari attualmente in servizio non dovranno essere distolti dalle loro normali incombenze quotidiane. Insomma, è chiaro che non sarà facile e nemmeno così veloce vaccinare decine di milioni di italiani, ma bisognerà darsi un obiettivo ragionevole, qualcuno parla dell’estate 2021, per arrivare quantomeno alla fondamentale immunità di gregge. Sono certo che se tutti, ognuno per la sua parte, saremo responsabili, allora potremo davvero tirare un sospiro di sollievo e ricominciare una vita pressochè normale; se, invece, purtroppo, qualcuno penserà che l’arrivo del vaccino sia la totale panacea al Coronavirus, abbassando, colpevolmente, la guardia, allora le cose si potrebbero nuovamente complicare e la situazione rischierebbe di ritornare, ahimè, fuori controllo, con tutte le inevitabili e drammatiche conseguenze del caso.

Maurizio Filippini

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