Indagine Banca d’Italia sul turismo internazionale

Indagine Banca d’Italia sul turismo internazionale

Un’indagine condotta dalla Banca d’Italia rivela che, nel 2021, il turismo internazionale del nostro Paese ha registrato una parziale ripresa. Secondo l’indagine, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, dopo una contrazione del 61% nel 2020, è tornata a crescere del 23%. Anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è riuscita a riassorbire parte della flessione registrata nel primo anno di emergenza pandemica. La quota di mercato dell’Italia, nel difficile contesto di ripresa del turismo internazionale a livello mondiale è, comunque, cresciuta dal 3,6% al 4,2%.

L’aumento della spesa per vacanze ha interessato in egual modo le località balneari e le città d’arte. La parte del Paese che ha avuto entrate turistiche più deboli è stata il Centro. Le restrizioni e i limiti alla mobilità internazionale, dovuti all’emergenza Covid-19, hanno fatto sì che in Italia ci fosse un’incidenza maggiore di turisti provenienti dai paesi dell’Unione europea. Dai paesi fuori dall’Ue, sono tornate a crescere le presenze di turisti provenienti dagli Stati Uniti, che nel periodo pre-pandemico rappresentavano, dopo la Germania, il secondo bacino d’utenza dei servizi turistici dall’Italia. Sono stati, invece, penalizzati gli afflussi dal Regno Unito a causa delle misure adottate per prevenire la diffusione della variante Delta del coronavirus. 

Sonia Pira