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LA PANDEMIA HA CAMBIATO IL RAPPORTO FRA POLITICA E CITTADINI?

La pandemia ha, in qualche modo, cambiato il rapporto fra il mondo della politica ed i cittadini? Una domanda a cui non è facile rispondere, ma che, in diversi, si pongono. Partiamo, dunque, da una doverosa premessa: a nostro avviso, il politico ed il cittadino dovrebbero sempre e comunque dialogare, con il primo che è tenuto, strettamente e continuativamente a rapportarsi con chi lo ha eletto. Chi è in politica, dovrebbe, infatti, essere costantemente vicino al territorio e quindi ai cittadini, ascoltando con la massima attenzione le loro naturali esigenze.

Una volta arrivato alla Camera o al Senato, il politico non dovrebbe mai dimenticarsi di chi gli ha dato fiducia e quindi il fatto di essere diventato parlamentare non deve farlo minimamente distogliere dal rapporto con le persone. La pandemia ha, se possibile, reso ancora più evidente come le decisioni politiche siano poi assolutamente rilevanti nella vita quotidiana. In questo drammatico caso, si è trattato di prendere decisioni che addirittura riguardavano la sfera sanitaria dell’individuo, oltre che quella economica. Un anno tragico, in cui ognuno di noi ha cercato e lo fa tuttora di sopravvivere al terribile virus che, oltre a livello di salute, ci ha fiaccato anche economicamente e moralmente. La politica, nelle sue varie sfaccettature, è diventata, quindi, volente o nolente, l’assoluta protagonista, nel bene e nel male, di scelte molto importanti per il futuro prossimo di tutti noi. Chiaro, il politico è comunque un essere umano e come tale è destinato a sbagliare, ma da lui ci aspettiamo competenza, avvedutezza e coerenza nelle decisioni. Non vogliamo espressamente polemizzare col Governo precedente, ma è chiaro a tutti come siano stati commessi, ahinoi, errori anche piuttosto marchiani nella gestione di una crisi sanitaria di dimensioni enormi; speriamo che il nuovo Esecutivo, come pare, riesca a tamponare, dunque, gli sbagli altrui. Ad ogni modo, il più volte ricordato forte disamore verso la politica e quindi nei confronti dei politici, è dovuto principalmente al fatto che vi sia un grave scollegamento fra il Palazzo e la popolazione. Lo ribadiamo, dunque, chi fa politica non deve mai dimenticare di dialogare con i cittadini, perchè allontanarsi da loro, significa non essere più a contatto con la realtà quotidiana, resa ancora più complessa dal Covid-19. Se il politico si isola, o ancora peggio sale sul piedistallo, non è, dunque, più degno di poter rappresentare le istanze delle persone. Guai, quindi, a credersi diversi e superiori solo perchè si siede alla Camera o al Senato!

Manuel Vescovi

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