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La radio in Italia

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Nella relazione annuale, l’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha confermato che gli ascolti complessivi della radio, dopo il calo registrato nei mesi dell’emergenza epidemica, hanno un trend positivo (+2,3%). Anche se non sono ancora ai livelli pre-Covid, la fase è positiva. Prevale l’ascolto fuori casa, durante le fasce orarie del mattino e del pomeriggio del cosiddetto “drive time”, in particolare, nei tragitti per raggiungere il luogo di studio o di lavoro. Sempre secondo la relazione dell’Agcom, lo strumento più usato è l’autoradio. Seguono smartphone, tablet, smart speaker e pc.

Mentre, infatti l’utilizzo dell’autoradio cresce del 7,7%, gli altri dispositivi sono in calo, soprattutto il pc, con il -13%. Per ciò che concerne, invece, le risorse economiche derivanti dall’attività radiofonica, sono passate dai 551 milioni del 2020 ai 613 milioni del 2021 con un incremento dell’11,4% che è comunque più basso rispetto al 2019. Gli introiti da riscossione del canone per il servizio pubblico radiofonico valgono 104,8 milioni di euro, ma la fonte prevalente (circa 460 milioni) è data dalla vendita delle inserzioni pubblicitarie.

Sonia Pira

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