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MENTRE IL VACCINO JOHNSON & JOHNSON ARRIVA IN ITALIA, GLI USA LO BLOCCANO. COSA SUCCEDE ORA?

Se ne parlava da diversi giorni. L’arrivo del vaccino Johnson & Johnson nel nostro Paese ha attirato l’attenzione di chi su questo primo lotto aveva riposto tutte le sue speranze dopo i dubbi su Astrazeneca. E invece no. Perché proprio mentre l’Italia era in attesa delle prime 184mila dosi all’Hub della Difesa di Pratica di Mare), la Food and Drug Administration, l’autorità del farmaco statunitense, ha chiesto di sospendere la somministrazione di Johnson & Johnson con effetto immediato.

Ma il problema non riguarda solo gli Stati Uniti (dove sono in 7 milioni di persone ad aver ricevuto il vaccino di Johnson&Johnson). Il problema riguarda tutta Europa. Perché contestualmente la multinazionale ha annunciato, in una nota, lo stop alle consegne del vaccino in tutta Europa fino a quando non arriveranno chiarimenti: “Inoltre, abbiamo esaminato questi casi con le autorità sanitarie europee. Abbiamo deciso di ritardare in modo produttivo il lancio del nostro vaccino in Europa”.

Cosa è successo? La decisione della Food and Drug Administration e dei Centers for Disease Control è stata presa a seguito di sei casi di trombosi che si sono verificate in donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni: una di loro è morta, un’altra è ricoverata in gravi condizioni. Un legame tra la somministrazione del vaccino e i casi rari e gravi di trombosi, si legge nel comunicato dei Centers for disease control e Food and Drug Administration, che non è ancora certo.

C’è da dire, però, che il monodose Johnson&Johnson è un vaccino a vettore virale come Astrazeneca che ha registrato simili problematiche con rari eventi trombociti. Su questo, tra l’altro, l’Ema aveva consigliato, nell’ultimo comunicato, la somministrazione del vaccino agli over60, “perché nei soggetti over 60 questa complicanza non sembra verificarsi”.

Insomma, cosa succederà adesso? La campagna di vaccinazione nel nostro Paese subirà ancora un ritardo rispetto alle previsioni dei giorni scorsi?

Irma Annaloro

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