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Il senatore Alberto Bagnai, professore di politica economica, ci illustra la posizione della Lega sulla Legge di bilancio.

“La manovra ripropone tutti i limiti di questo Governo: interventi frammentari, proroghe e rinvii che comunque lasciano irrisolti problemi notevoli, come quello dei trenta milioni di cartelle in partenza a gennaio, il tutto con un enorme problema di metodo, il gravissimo ritardo nella presentazione. Un ritardo tale da non consentire un’analisi approfondita nemmeno in prima lettura alla Camera, e con un passaggio in Senato farsesco, che tra l’altro ha richiesto un ulteriore decreto correttivo che ora pare che il Governo si accinga a promulgare.

La maggioranza si giustifica con la pandemia, ma anche lo scorso anno arrivò in ritardo, se pure non un ritardo così grave, e tutti vedono che all’origine di questi ritardi non ci sono le circostanze eccezionali che stiamo vivendo, ma la natura rissosa e inconcludente della coalizione di Governo. Fin dall’inizio della pandemia, come centrodestra e in particolare come Lega abbiamo chiesto poche cose: l’anno bianco fiscale, per risolvere la crisi di liquidità di partite IVA e imprese, e un ammortizzatore sociale unico, per dare certezze a dipendenti e imprese. Queste proposte non sono state accettate, ma non è stata proposta una visione alternativa di come far ripartire il Paese. La legge di bilancio regola tutta la macchina statale – continua Bagnai – avremmo voluto che desse una visione di futuro del paese, che non fosse incentrata esclusivamente sul tamponamento dell’ emergenza. Ma ci sono troppe divisioni all’interno della maggioranza per far sì che questo governo possa presentare un’idea di futuro”.

Cosa promuove e cosa invece boccia di questa legge di bilancio?
“Sui lati negativi mi sono già soffermato: il problema è di impostazione. I dettagli negativi sono innumerevoli. Per limitarmi alle mie competenze parlamentari, che sono, in Commissione finanze, il fisco e le banche, segnalo ad esempio gli interventi per disincentivare il contante (come il cashback), che hanno attirato addirittura i rilievi della Banca Centrale Europea, o la penalizzazione fiscale delle sigarette elettroniche, incomprensibile in termini di diritto alla salute. D’altra parte, nelle stesse parole di alcuni esponenti di maggioranza le proposte più significative sono quelle portate avanti dalla Lega: l’anno bianco contributivo per i lavoratori autonomi, la proroga e l’estensione alle aziende a partire da 250 dipendenti del contratto di espansione, che avevamo introdotto durante la nostra esperienza di Governo, il sostegno al settore aeroportuale, gli interventi nel settore automotive, dove siamo riusciti a vincere il blocco ideologico dei 5 stelle estendendo gli incentivi anche alle auto Euro 6, l’aver esteso da 6 a 15 anni i prestiti concessi con il decreto liquidità, accordando alle imprese un maggior respiro finanziario. Tutti interventi in cui ora la maggioranza rivendica un ruolo, dimenticando che la legge di bilancio la scrive il Governo, e che se certe cose le avessero volute loro, gli sarebbe bastato metterle nel provvedimento”.

Sara Lavorini

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