Green pass obbligatorio, in arrivo nuove misure
Le proteste del fine settimana non hanno fatto arretrare il Governo nemmeno di un passo. No, perché nelle prossime ore sono previsti tavoli e riunioni in cui si dovrebbe andare verso una nuova stretta, partire da metà agosto. In primo piano, la scuola. La linea dovrebbe essere quella di estendere l’obbligo vaccinare ai docenti e, come richiesto dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario Figliuolo, anche i ragazzi over 12 per far sì che le lezioni in presenza possano svolgersi in sicurezza. C’è poi il tema, delicato, che riguarda i lavorati delle attività per cui è previsto il green pass obbligatorio per potervi accedere. Ristoranti, luoghi dello spettacolo, stadi e musei. L’obbligo potrebbe arrivare anche per i dipendenti, così come per quelli del privato, come chiede Confindustria. Potrebbe slittare a settembre, invece la certificazione obbligatoria per i trasporti.
E intanto gli italiani si fanno sentire. E nel fine settimana tutte le piazze d’Italia si sono riempiti per manifestare il dissenso contro il provvedimento voluto dal Governo. Tremila persone a Roma, in Piazza del Popolo, cinquemila a Torino, Aosta, piazze piene anche ad Alessandria, Bologna, Cagliari, Milano e Genova. La mobilitazione lanciata sui social ha raccolto tante adesioni in pochissimo tempo. E ora si guarda all’iniziativa di oggi, sempre in Piazza del Popolo (la Questura di Roma ha negato la piazza di Montecitorio causa rischio assembramenti), organizzata da IoApro. Un sit in di protesta che secondo gli organizzatori potrebbe coinvolgere almeno 50mila persone.
Non è finita qui. Perché mercoledì sera è prevista, sempre lungo le strade del centro di Roma, una fiaccolata per dire NO al green pass obbligatorio organizzata dal “Comitato Libera scelta”. Parteciperanno diversi parlamentari ed esponenti politici che hanno già fatto sapere attraverso i loro canali social di voler aderire all’iniziativa. Pronti a scendere in piazza e a protestare contro questa misura anche gli aderenti alla sezione di Bologna di Tutela nazionale imprese, secondo cui penalizzerebbe tutti gli imprenditori e i lavoratori del mondo horeca.
Irma Annaloro
Non si può continuare così, con un governo che non ascolta il popolo. La Danimarca si è ribellata al grande reset e ha smesso di vaccinare. Bisogna fare capire a questi politici venduti a BIGPHARMA che questo pseudo vaccino, non solo non ci protegge dal virus, ma le sue proteine Spike sono molto tossiche e devono smettere di avvelenarci e di avvelenare giovani e bambini. Dobbiamo resistere e disobbedire, come dice l’articolo 50 della nostra costituzione.