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PANDEMIA: IL DOVERE DI CURARE TUTTI

Purtroppo, il Covid-19 ha messo in seria e palese difficoltà la Sanità italiana. La recrudescenza del virus di questi ultimi giorni, ha reso la situazione all’interno degli ospedali sempre più complessa e drammatica. Molti nosocomi hanno dovuto, giocoforza, sospendere gli interventi chirurgici non urgenti e questo sta, ovviamente, creando forti preoccupazioni fra i malati.

E’ indubbio che ci si debba concentrare al massimo per fronteggiare il Coronavirus, ma bisogna anche ricordare che le altre patologie non si sono, purtroppo, prese un periodo di pausa e continuano immancabilmente ad esserci. Probabilmente, la pandemia, ha fatto, dunque, emergere l’atavica problematica della generalizzata carenza di personale medico ed infermieristico; una lacuna che ha, se possibile, ingigantito la criticità che stiamo vivendo. Si sta disperatamente cercando di rimediare, con ripetute assunzioni, ma comunque la problematica non è ugualmente di facile risoluzione. Il diritto ad essere pienamente assistiti dal punto di vista sanitario è imprescindibile e le notizie di cronaca che ci provengono da più parti, fanno nascere, ahinoi, seri dubbi sul fatto che, effettivamente, tutti possano avere idonee e tempestive cure a seconda della propria malattia. Lo ribadiamo, siamo consapevoli che siamo in guerra contro il Covid-19 e che lo sforzo in tal senso debba essere di altissimo livello, ma non possiamo dimenticarci di chi soffre per altri mali. Il Coronavirus è arrivato all’improvviso ed il fatto di non conoscerlo ha sicuramente aggravato le cose, ma non dovevamo ugualmente ritrovarci in questa condizione di precarietà in troppi ospedali italiani che sono messi quotidianamente a dura prova e rischiano seriamente di andare in tilt. Solitamente, il budegt regionale destinato alla Sanità è molto alto e quindi ci chiediamo come non si sia pensato per tempo ad avere un numero veramente adeguato di operatori, senza dover ricorrere ad assunzioni straordinarie, quanto magari tardive. Non è accettabile che in un Paese come il nostro, si vedano scene veramente indegne come quelle che mostrano persone in debito d’ossigeno, curate nelle macchine, perchè non c’è un posto letto in ospedale. Per non parlare, poi, della carenza dei classici vaccini antinfluenzali, pressochè introvabili nelle farmacie. Poi, c’è anche da registrare una lentezza esasperante nell’analisi dei tamponi, mentre il sapere velocemente il risultato, è fondamentale per limitare la diffusione del virus. Insomma, riteniamo che sia doveroso fare un serio ed approfondito esame di coscienza sulle troppe ed evidenti magagne di una Sanità messa drammaticamente a nudo dal Coronavirus.

Manuel Vescovi