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TROPPE MORTI SUL LAVORO: RIFLETTERE SUI PERCHE’ DI QUESTA PROBLEMATICA

Con troppa frequenza, purtroppo, le cronache registrano, un pò in tutta Italia, un numero sempre più crescente di morti sul lavoro. Una questione che emerge quando avviene un fatto tragico, ma che, poi, sparisce dai radar fino al prossimo episodio luttuoso. In Toscana, sembra aver lasciato il segno, il decesso in fabbrica della giovane Luana che, tra l’altro, ha lasciato un figlio in tenera età. Ecco che, quindi, pur essendo consapevole che la criticità debba essere affrontata alla radice, auspicando sempre più maggiori, approfonditi e continui controlli nelle aziende, ritengo che sia degna di nota un’iniziativa portata avanti con impegno dal Gruppo Lega nel Consiglio regionale toscano. In pratica, i mie ex colleghi, hanno protocollato una Proposta di Legge che prevede l’istituzione di un fondo mensile pari ad € 300,00 al mese per ogni minore che abbia avuto un genitore vittima del lavoro. Questo contributo, sarà erogato fino alla maggiore età dell’individuo ed è un semplice ma significativo segnale di vicinanza delle Istituzioni che non possono e non devono voltarsi dall’altra parte. Probabilmente, questa lodevole proposta verrà discussa a settembre e ci auguriamo che possa essere approvata da tutta L’Aula, visto che la riteniamo assolutamente di buonsenso. Parlavamo della necessità di aumentare il numero dei controlli nelle imprese; pensiamo che la stragrande parte delle aziende sia in perfetta regola con la normativa vigente e che una parte degli incidenti accadano per fatalità, ma bisogna impegnarsi al massimo perchè il fato non venga aiutato, magari da qualche disattenzione nell’applicare le Leggi vigenti in materia. Certamente, sarebbe poi utile aumentare il personale addetto ai controlli che attualmente non ci sembra, nel complesso, numericamente sufficiente a garantire una capillare verifica della normativa. Investire in sicurezza è doveroso, perchè il lavoratore deve essere pienamente salvaguardato quando sta operando ed avere la certezza che, una volta uscito di casa al mattino, poi potrà rientrare regolarmente la sera alla sua abitazione, dopo le sue normali ore lavorative. Dicevamo del caso di Luana; la magistratura sta svolgendo accurate indagini e parrebbe, il condizionale è d’obbligo, che il tristemente famoso orditoio non avesse i crismi della perfetta regolarità. Se ciò fosse vero, sarebbe giusto che il datore di lavoro ed eventualmente altre persone responsabili della sicurezza, venissero, dunque, chiamati a pagare severamente per il danno arrecato. Certo, nessuno ridarà la giovane madre a suo figlio, ma, almeno, Giustizia sarà fatta. Una cosa, poi, per concludere, ci farebbe piacere avvenisse: ovvero che i media, si ricordassero di questa drammatica problematica non solamente quando avviene un incidente mortale, ma che lo facessero con maggiore frequenza e puntigliosità, ricordando a noi tutti che il problema esiste e non deve essere sottovalutato o emergere in tutta la sua devastante atrocità, solo per pochi giorni, esclusivamente a ridosso del fatto.

Manuel Vescovi

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